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“Ci sono due cose durature che possiamo lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali” ( cit.)

Uno dei momenti più importanti dell’anno per il Rotary Club Foggia è sicuramente quello dell’assegnazione dei Premi tra i quali spicca per importanza il Premio Diomede, sia per l’anzianità ma anche perché è un Premio del Rotary International gestito dal RC Foggia.

Il Premio è assegnato ad Aziende vitivinicole del territorio che si distinguono per la qualità del prodotto, l’innovazione e la biocompatibilità.

Ideato nell’anno 2000 dall’allora Presidente Adolfo Affatato, è giunto alla sua XXII edizione e lo scorso anno, l’allora Governatore del Distretto 2120 Nicola Maria Auciello lo ha abbinato ad una edizione distrettuale che ha avuto grande successo.

Il delegato al Premio Domenico Di Bari, coadiuvato dalla commissione formata da Adolfo Affatato, Gianni Campanella, Gianluigi Prencipe e Francesco Scaltrito, ha svolto un lavoro accurato e certosino, esaminando diverse cantine e giungendo alla individuazione del vincitore l’azienda Sacco vignaioli Apuli di Torremaggiore.

Il Premio è stato assegnato domenica 11 febbraio, nel corso di una splendida mattinata trascorsa in amicizia che ha permesso di apprendere moltissimo riguardo alle tecniche di vinificazione e commercializzazione del prodotto.

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Questa è stata la ragione per cui il Presidente Giancarlo Ciuffreda ed il Delegato al Premio hanno deciso di utilizzare proprio l’azienda Sacco come location, avere, cioè, la possibilità di visitare l’azienda, guardare i macchinari e ascoltare dai diretti interessati il racconto del percorso del prodotto dalla vigna alla bottiglia.

Particolarmente emozionante il racconto degli inizi e cioè della decisione di Matteo e Alessandro Sacco, figli di Vincenzo di chiedere al padre di non vendere l’azienda e di tornare a casa per occuparsene.

Matteo è l’enologo e cura quindi tutti gli aspetti che riguardano la produzione del vino mentre Alessandro, dottore in economia e Commercio si occupa di tutto l’aspetto commerciale.

In azienda esistono ancore persino delle vigne ad alberello del passato, poi superate dai vigneti a spalliera e a tendoni, abbiamo visitato lo stabilimento con i grandi contenitori dove avviene la separazione tra bucce e mosto e abbiamo scoperto curiosità e segreti della vinificazione che per noi non addetti ai lavori hanno rappresentato una vera e propria novità e compreso una serie di passaggi.

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La produzione dell’azienda Sacco si basa essenzialmente su vitigni autoctoni come il Nero di Troia, il Bombino e la Falanghina e tutto è curato nei particolari dalla vigna all’imbottigliamento e nulla è lasciato al caso anche nel nome dei prodotti.

Due Terra mij, bombino bianco e nero di troia IGP per sottolineare il legame con il territorio, l’Aleis, da alea, dado, a rimarcare un investimento fortunato con una falanghina biologico IPG e il Magis, la qualità superiore del Nero di Troia IPG, oltre ad Una notte, il Nero di Troia IGP rosato.

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Il prestigioso premio è stato assegnato dal Presidente Giancarlo Ciuffreda, presente con la gentile signora Mariana e dai componenti della Commissione Premio Diomede alla presenza di numerosi soci del Club e del Presidente del vicino RC San Severo Dante Lemme con alcuni soci del club i Past President Attilio Celeste e Ciro Piacquaddio con le gentili consorti.

Non è mancata una rappresentanza delle amiche innerine con Irene Bonassisa, Mariana Iannantuoni, Maria Grazia Fattibene e Rosalba Manna.

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Una ennesima prova di come un service può sposarsi con l’azione interna nel coinvolgimento dei soci in una proficua ed interessante giornata insieme conclusa con la degustazione di prodotti locali e l’immancabile assaggio dei vini premiati.

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