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Tu chiamale emozioni, esattamente come il ritornello di un celebre brano del noto cantautore Lucio Battisti. Una serata davvero colma di emozioni quella del 17 marzo che socie e soci del Rotary Club Foggia hanno vissuto al teatro “Umberto Giordano” per una manifestazione di raccolta fondi finalizzata alla campagna “End Polio Now”.

 

Uno spettacolo dal titolo “Mogol racconta Battisti” che ha riscosso grande successo per l’eccellente esibizione del cantattore foggiano Cristian Levantaci e l’elevata capacità dell’orchestra “Istituzione Concertistica Orchestrale Suoni del Sud” - diretta dal raffinato maestro Mario Longo - di recente riconosciuta come ICO dal Ministero della Cultura, Direzione Generale dello Spettacolo.

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Prima dell’inizio del concerto, il m° Gianni Cuciniello, consulente artistico dell’Orchestra ICO “Suoni del Sud”, ha introdotto il Presidente del Rotary Club Foggia, Giuseppe Mammana, che rivolgendosi agli oltre 350 non rotariani del pubblico ha accennato al ruolo del Rotary ed alla sua presenza sul territorio dal 1954 e che oggi annovera tre Club cittadini. Mammana è quindi passato ad esporre una breve storia con i lusinghieri risultati della campagna internazionale “End Polio Now” per l’eradicazione della polio dall’intero pianeta. Dopo il momento di promozione dell’immagine pubblica del Rotary, il Presidente Mammana ha poi presentato il Governatore del Distretto 2120 “Puglia-Basilicata” Nicola Maria Auciello che ha voluto ringraziare tutti i sostenitori della campagna “End Polio Now” (tra i principali Service del Rotary International) illustrata con la proiezione di un bellissimo video.

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Torniamo allo spettacolo. Poco meno di due ore colme di forti emozioni per ricordare storia e diverse canzoni del grande cantautore che lo scorso 5 marzo avrebbe compiuto ottant’anni.

Come da titolo, il versatile cantattore Cristian Levantaci ha impersonato il celebre Giulio Rapetti detto Mogol nella descrizione di episodi spesso poco conosciuti della carriera artistica di Lucio Battisti del quale ha cantato diversi brani di successo prestando la sua voce ben intonata a cominciare “Il mio canto libero” che rappresentò il primo progetto per l’avvio alquanto incerto di un sodalizio artistico che, invece, andò rafforzandosi nel tempo grazie alla complementarietà di due caratteri molto diversi: estroverso Mogol, timido e riservato Battisti, ma con personalità fortemente legate alla musica fatta non di sola tecnica ma soprattutto di sensibilità.

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Come “mano e guanto”, così “chitarra e voce” nelle composizioni di indimenticabili successi - per molte settimane in testa alle “Hit Parade” dell’epoca – che ancora oggi hanno parole di vera poesia da far sognare e destare grandi emozioni!

Da tempo lontano dalle scene, Lucio Battisti “volò” verso nuove emozioni il 9 settembre 1998, venti giorni prima del fatidico 29 settembre, data riportata in uno dei brani più cantati.

Michele Chiariello

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