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Notevole interesse sta suscitando il ciclo di incontri on line, organizzati dal Rotary Club Foggia, avente come tema di fondo "la digital transformation nell'era post pandemica".

Ha riscosso grande successo, come confermato dalla numerosità dei partecipanti, anche la conferenza svoltasi mercoledì 24 febbraio con formula Interclub che ha visto la partecipazione di tutti i Rotary Club della città di Foggia e della provincia.

A discutere sul tema "L'importanza del digitale dopo la pandemia, il ruolo dell'Università, delle istituzioni educative e scolastiche"  sono intervenuti, in collegamento rispettivamente da Roma e Milano, il Magnifico Rettore dell'Università di Foggia prof. Pierpaolo Limone e l'Avv. Stefano Mele (Partner Carnelutti Studio Legale Associato di Milano, esperto di privacy e sicurezza informatica, docente in diverse università), mentre il Governatore del Distretto Rotary 2120 Giuseppe Seracca Guerrieri ha esposto le approfondite riflessioni conclusive in chiusura dei lavori.

In apertura, dopo i solenni inni ed i tradizionali saluti alle numerose Autorità rotariane presenti, il Presidente Miranda ha ringraziato gli illustri relatori per aver accettato l’invito a riprova della costante sinergia tra il Rotary e le istituzioni educative, passando poi a ricordare che Foggia, un tempo considerata l’ottava città più importante del Mezzogiorno, oggi può ambire a riconquistare una posizione di riguardo soprattutto grazie alle eccellenze che costellano l’Università, divenuta importante punto di riferimento in svariati ambiti, incluso quello del rapporto con il mondo del digitale.

Nel prendere la parola, il Magnifico Rettore Prof. Pierpaolo Limone ha riconosciuto il ruolo di responsabilità per la grande attesa nell’Università da parte del territorio, procedendo con un’attenta e circostanziata disamina a cominciare dal ruolo di Unifg, ben inserita nel contesto nazionale tra i pubblici atenei. “Non c’è dubbio – ha detto il prof. Limone – che in questa fase di grande crisi, investire nell’innovazione rappresenta una importante leva per Foggia ed il Mezzogiorno, cogliendo le rilevanti opportunità offerte dal digitale che consentono focus su punti come: abbassamento dell’età per laurearsi, Mezzogiorno, donne, ricerca”. A seguire, il Rettore ha rappresentato alcuni dati statistici delle università pubbliche italiane: ricercatori che si recano altrove, alta percentuale di dispersione, tasso di accesso al dottorato, altri fattori di rischio come l’invecchiamento del personale docente.

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Nella parte finale dell’apprezzatissimo intervento, il Prof. Limone si è infine soffermato sulla DAD: “l’innovazione digitale – ha concluso il Rettore - ci consente di modificare tempi e modalità della formazione, sganciando tempo e spazio dalla liturgia dell’informazione (dinamica frontale) a vantaggio di attività di laboratori e pratica”.

Nel passaggio, il Presidente Miranda ha sottolineato la mission dell’Università di Foggia, ormai ben radicata ne tessuto cittadino e provinciale. Quindi ha introdotto l’altro relatore, l’avv. Stefano Mele (laureatosi presso l’ateneo dauno ed oggi affermato professionista a Milano) che, raccogliendo spunti offerti dal precedente intervento, ha ribadito quanto l’innovazione tecnologica rappresenti opportunità come la “formazione a distanza” ha dimostrato in era Covid, innestando un’acuta riflessione: come sarà la nuova normalità?

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“Penso convintamente – ha affermato l’avv. Mele – che la nuova normalità possa essere un mix tra il normale pre-Covid e la nuova realtà. Stiamo già facendo un salto tecnologico con erogazioni professionali tramite la rete attraverso spazi di opportunità che si sono evidenziati. Potremmo affiancare spazi di tradizionalità per non creare distacco dal rapporto umano. Dobbiamo imparare a sfruttare l’innovazione tecnologica valorizzandone gli aspetti positivi”.

Secondo il relatore, “l’importanza del digitale passa attraverso l’utilizzo consapevole delle moderne tecnologie, a cominciare dagli utenti più giovani sino a quelli anziani, insegnando loro il più possibile, senza tralasciare il comportamento civico e non trascurando i risvolti di danni psicologici. C’è bisogno di comprendere la strada fatta e dove stiamo andando. Insomma, un salto tecnologico che ha cambiato la nostra normalità”.

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Proprio così. Come avviene nel Rotary con le dinamiche sul web. Il Presidente Mirandaha condiviso la tesi del relatore ed ha poi dato la parola al Governatore, un precursore dell’era digitale migrata nel Rotary, per le conclusioni finali. “Sono molto preoccupato – ha sostenuto Giuseppe Seracca Guerrieri – perché temo l’isolamento che deriva dall’uso esasperato di questi strumenti che conducono ad una forma di dipendenza da curare. D’accordo per l’uso consapevole. Come ogni cosa, tutto va utilizzato nella maniera giusta. Dobbiamo continuare a seminare questi valori”.

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Al dibattito che è seguito hanno preso parte Patrizia Piemontese (valorizzazione del territorio guardando al mondo; necessità dell’efficienza) e Giuseppe Mammana (il digitale cambia il tempo e lo spazio della formazione; il nostro ritardo culturale; necessità di uso diffuso ed efficace delle nuove tecnologie).

Infine la chiosa finale del Governatore Seracca Guerrieri: “Noi abbiamo la nostra responsabilità di essere esempio e punto di riferimento nella società. Ai giovani: impegno e motivazioni non devono mai mancare”.

Michele Chiariello

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