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Interessantissima conviviale del Rotary Club Foggia, giovedì 8 febbraio, presso Corte Corona, con la presentazione del libro di Carmine Castoro “Il sangue e lo schermo. Lo spettacolo dei delitti e del terrore da Barbara d’Urso all’Isis”. Moderatore della serata il giornalista Roberto Parisi.

 

Il Presidente Francesco Corvelli, salutando i convenuti, ha ricordato l’importantissimo appuntamento con la Conferenza del Presidente Internazionale sulla Tutela della madre e del minore migrante che si terrà a Taranto nei giorni 27 e 28 aprile 2018.

Il Presidente ha rimarcato l’importanza dell’evento e il privilegio di aver potuto ospitare nel nostro Distretto un evento di così rilevante importanza sollecitando i soci che non l’avessero ancora fatto a registrarsi per tempo, riportando anche la testimonianza di rotariani che hanno avuto, nel tempo, l’opportunità di vivere esperienze internazionali e che hanno sperimentato un concreto arricchimento della loro dimensione rotariana.

Corvelli non ha voluto togliere tempo all’illustre relatore e nel presentarlo ne ha riassunto le linee biografiche.

Carmine Castoro, filosofo della comunicazione e giornalista professionista, è stato collaboratore ed inviato per numerosi quotidiani e magazine nazionali. Come autore televisivo ha firmato numerosi programmi per il palinsesto notturno della RAI e per canali Sky. È professore incaricato di: Semiotics and Visual Communication alla Link Campus University di Roma; Sociologia criminale e della devianza alla Fondazione Ludes Higher Education Institution di Malta; Filosofia del crimine e Media Intelligence all’università di Foggia.

L’argomento trattato nella serata, però, prendendo spunto dal suo libro” Il sangue e lo schermo. Lo spettacolo dei delitti e del terrore da Barbara d’Urso all’Isis”, si è inserito in un percorso  segnato da altre sue opere precedenti tutte dedicate alla “ denuncia” di un certo tipo di televisione, tra le quali: “Crash Tv. Filosofia dell’odio televisivo” (2009), “Maria De Filippi ti odio. Per un’ecologia dell’immaginario televisivo” (2012), “Filosofia dell’Osceno televisivo. Pratiche dell’odio contro la tv del nulla” (2013). “Clinica della tv. I dieci virus del Tele-Capitalismo” (2015).

 

L’autore ha parlato delle messinscene televisive macabre e scontate, della retorica del salotto televisivo in un contesto mediatico in cui ogni giorno i delitti diventano fiction e telenovele infarciti di dettagli morbosi, di investigazioni pseudo giornalistiche e cacce all’assassino. E proprio muovendosi sul sentiero di questa denuncia che si è giunti al parallelismo estremo tra Barbara d’Urso, signora del salotto del pettegolezzo e della TV del dolore ai feroci assassini dell’Isis, situazioni estreme e lontane che però, per l’autore, rappresentano nodi della stessa rete che ci spinge a vivere una idea di Male ormai de simbolizzata e de storicizzata ma confinata ai suoi aspetti più sensazionali e beceri. Si parla anche del Regime di Paura in cui siamo costantemente costretti a vivere proprio per il tipo di messaggio “terroristico” che viene utilizzato da ogni mezzo di comunicazione che utilizza un sistema di controllo emozionale indicandoci quelli che ritiene i nostri nemici e indirizzandoci verso dei comportamenti imposti.

L’esposizione molto avvincente ha catturato l’attenzione dei presenti per la logica del discorso, ampiamente condiviso, e, come nella migliore tradizione rotariana, la serata è proseguita come occasione di confronto e di scambi di idee in un’atmosfera di amicizia.

Antonella Quarato

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