E’ ripresa la bella tradizione della conviviale presso l’Istituto San Giuseppe per condividere con le suore e i giovani ospiti dell’Istituto un momento di allegria e spensieratezza a ridosso delle Festività pasquali.

Quest’anno per espressa richiesta della Madre Superiora, Sr. Emanuela, abbiamo scelto un giorno feriale per permettere a tutti i bambini di essere presenti ( alcuni hanno la fortuna di andare a casa il fine settimana) ed è stata , quindi, organizzata una cena giovedì 9 aprile.

 

Siamo stati come sempre ricevuti con grande affetto e simpatia e – ci raccontavano le suore- i ragazzi si sono dati un gran da fare per allestire le due sale in cui abbiamo trascorso la nostra piacevolissima serata.

I numerosi soci presenti, con le suore e alcuni ospiti della Superiora che offrono il loro tempo in un affettuoso servizio di volontariato presso l’Istituto, hanno avuto modo di sedere a tavola e conversare allegramente con i tanti bambini e ragazzi che vivono nelle case famiglia gestite magnificamente da queste sorridenti e attivissime “ Pie Operaie di San Giuseppe”.

Permettetemi una riflessione molto personale. La parola “ Pie Operaie” ha evocato in me l’immagine delle formichine , super indaffarate e sempre in movimento. Bene , mi sembra un’immagine molto calzante per queste tenerissime suore che non si fermano un momento nella gestione di un Istituto moderno, pulitissimo e accogliente come del resto le strutture in cui sono ospitati i ragazzi che abbiamo , in più di una occasione,visitato. E basta guardare quanto i ragazzi siano legati a queste suore e appaiano sereni e tranquilli per comprendere che viene dato loro anche tanto affetto!

Ma non basta! Questi nostri piccoli amici hanno bisogno anche di confrontarsi con il mondo esterno, di ricevere sorrisi , carezze e ascolto da altri e quello che ci chiedono spesso è semplicemente di trascorrere del tempo con loro!

Così è stato in questa magnifica serata trascorsa con l’ottimo cibo cucinato da Suor Aurelia, la cuoca dell’Istituto e tutte le sue aiutanti, e chiacchiere, sorrisi e risate. Passeggiando tra un tavolo e l’altro abbiamo ricevuto le confidenze, i racconti , le speranze di tutti i bambini e ce ne siamo andati , come sempre ci succede, portando ognuno di loro nel cuore e sperando di poter attivare altre iniziative che ci permettano di trascorrere del tempo con loro.

San Giuseppe Sannoner e Superiora

La serata si è conclusa in grande allegrezza con le foto di gruppo e un “ inedito” Giorgio Sannoner che , ricordando i tempi dell’infanzia trascorsi dalle Suore, ha voluto dedicare da parte di tutti noi, un’affettuosa poesiola alla Madre Superiora.

Antonella Quarato

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