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Ancora è viva l’eco del Seminario Distrettuale sull’Effettivo dove tanto si è parlato della riscoperta del senso di identità del rotariano e il Rotary Club Foggia resta sul pezzo con una conviviale di formazione con il District Trainer Rocco Giuliani, graditissimo ospite accompagnato dalla signora Annamaria.

 

La serata, come ha sottolineato il Presidente Francesco Corvelli, è stata la giusta occasione per la cooptazione di un nuovo socio, Gianfranco Maffei, neonatologo e specialista in pneumologia neonatale, una delle eccellenze dei reparti degli OO.RR. di Foggia. L’ingresso di un nuovo socio è un’occasione speciale e va inserito all’interno di una serata dalla particolare rilevanza perché ne sia evidenziata l’importanza- ha dichiarato il Presidente Corvelli.

Il tema dell’essere rotariano è stato un po’ il leit motiv della serata sin dalle parole che Marco Scillitani, socio presentatore di Maffei, ha speso per introdurre il nuovo socio. “Un rotariano da sempre che non sapeva di esserlo!”.

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Presentato da Camillo Maruotti, storico socio del R.Foggia e istruttore del Club, il PDG Giuliani si è ricollegato proprio al concetto espresso da Scillitani e , dopo aver ricordato la storia del sodalizio foggiano, uno dei più antichi nel Distretto, con una storia rappresentativa di azioni rotariane, il District Trainer ha coinvolto i presenti, tra cui l’assistente del Governatore Antonio Stango, in un appassionato discorso di amore per il Rotary. È la mission che deve trascinarsi in una serie di attività di servizio, una visione che ci permetta di superare i momenti bui, che ci permetta di andare al di là della considerazione che “il Rotary non è più quello di un tempo” perché, certo, il Rotary è inevitabilmente cambiato nella sua strutturazione per adeguarsi agli inevitabili mutamenti della società. Ed ancora – ha ribadito Giuliani- fondamentale la formazione e la conoscenza per sviluppare sempre più quel senso di appartenenza e di orgoglio rotariano che ci spinge ad andare avanti, favorendo sempre l’amicizia rotariana al di là di incomprensioni e inevitabili diversità di vedute e di personalità. Il Rotary ha superato anche le rigidità di un tempo e le direttive internazionali indirizzano al mantenimento dei soci, caldeggiando sempre più il benessere della loro permanenza all’interno del club permettendo, eventualmente, anche il trasferimento in club più congeniali al loro modo di esprimere il loro essere rotariani.

Un appello quindi ad evitare le uscite “rumorose” ma piuttosto a favorire la permanenza dei rotariani nella grande famiglia del Rotary International.

E, tema a lui molto caro, insiste sulla presenza delle donne e soprattutto dei giovani all’interno dei club, utilizzando ogni accorgimento per favorirne la cooptazione e la permanenza

Desideroso di contraddittorio, il PDG ha invitato i soci al dibattito. Sono intervenuti Nicola Auciello a ricordare l’emozione che portare avanti Global Grant importanti come quelli sviluppati negli ultimi anni dal club foggiano, l’importanza di sentirsi parte di un sistema che fa del bene e Antonella Quarato che, tornando sul tema del senso di appartenenza ha stimolato i numerosi soci presente di recente cooptazione a sviluppare sempre più questa identità rotariana facendosi coinvolgere nelle numerose attività di servizio in atto nel club.

L’importanza della formazione, anche attraverso la partecipazione agli eventi distrettuali e internazionali è stata richiamata dall’assistente del governatore Antonio Stango che ha portato il saluto del Governatore Ginni Lanzilotti e ha concluso i lavori.

Il momento conviviale ha rappresentato però l’occasione di altro confronto e condivisione, come precedentemente ci aveva fatto rilevare Rocco Giuliani, questo momento che accompagna quasi sempre i lavori rotariani, non va interpretato come qualcosa di cui quasi vergognarsi e che ci rimandi all’espressione di G.B. Shaw “Where is Rotary going? To lunch” offrendo l’immagine di un insieme di benestanti altezzosi che si riuniscono quasi esclusivamente per magiare insieme bensì come un’occasione per rafforzare l’amicizia rotariana, condividere e socializzare esperienze e lanciare nuove idee per la realizzazione di service rotariani.

Una serata di vera e incisiva formazione quindi, non quelle tradizionali, un po’ noiose che ci appesantiscono e rimangono un mero incontro formativo come quelli aziendali ma quel crescere insieme sotto la guida di chi prima di noi ha attraversato la nostra strada e ci ha comunicato con entusiasmo le emozioni provate dando i consigli per, quando possibile, evitare quegli errori che, sia pur piccoli e in buona fede, possono gettare ombra sulla tanta luce che il Rotary porta nel mondo.

Perché, non lo dimentichiamo, il Rotary fa e deve fare la differenza!

Antonella Quarato 

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